Edizioni del Calatino - blog





venditore di fumo

poi ti domandi il senso il peso delle parole
che sono il percorso il significato della vita
il predicar l'amore con i versi bacianti
in confronto a chi agli altri ha dato il suo tempo
rinunciando ad ogni privato sentimento
tutti protesi ai più deboli ai piccoli abbandonati
il tuo inchiostro non scalfisce
la sola parola si sfoglia
si ritira in un canto a recitar la sua inconcludenza
non ha la forza di chi all'ideale ha offerto tutto il corpo

i tuoi occhi luminosi di bimbo nel gioco mi guardano
felice in un istante mentre io a stento la mente sgombro
di parole sono fatto che non hanno il tuo bagliore
di inutile materia artigianale in composizione
nel suolo terreno te e non me canuto ha ragione del vero
io sono venditore di fumo che guarda solo in alto
per trovare nel cielo con parole articolate
dallo spiraglio di una nuvola
il segno che al mistero dell'universo ci congiunga
ricerca solitaria e di avara gratificazione
di speranza in timore che non sia vana

15 febbraio 2010


in disparte

venne il giorno della festa nuziale
tu eri gioiosa come è di ogni giovane
che in silenzio ha atteso i giorni consumato
radiosa nel lungo vestito bianco
stellare agli occhi miei di padre
e di ciascuno che poteva notare
il giro in macchina nella parte storica
un'automobile bianca d'epoca
gli invitati in numero ridotto e compiti
la cerimonia in un baleno espunta
poi all'uscita il rito del riso gettato
i tuoi occhi luminosi uniti alla luce del sole
nel mattino di fine settembre
di un anno che non potrai dimenticare

ognuno incontro a te e al tuo sposo
per abbracci baci di congratulazioni
gli auguri di ogni bene
io un po' in disparte solo ti guardavo
sapendo che poco la convenzionalità gradivi
nella commozione nessuno in volto vedevi
accettando di ciascuno le parole ripetute
il contatto del bacio sulla guancia
io in disparte non volendo il tuo sogno sfiorare
in silenzio al cuore ti parlavo
la mia vita in segreto ti offrivo
al sole mattutino del giorno di festa

15 aprile 2010


segreto

poggi la tua testa ricciuta sul mio petto
per ascoltar le storie piccolo nipote
quasi che il cuoricino al mio più vicino meglio ascolti
favole nell'aereo ti fanno sognare
scoprendo ciò che tu già conosci
sorridono i tuoi occhi di felicità vera
non c'è linea di marcamento al tuo abbandono
giocoso e festoso di un sol tocco dell'invisibile segno

io canuto non ho da reclinare
la testa di capelli sgombra al petto della madre
non ho favole incantatrici
che voce familiare racconti
guardo all'orizzonte del mare
e oltre le colline della campagna
nel cielo il tocco dell'invisibile segno
nell'universo il mistero che ci  lega
facendoci con l'eterno conchiusi
guardo la luce fra le foglie incastonate
e nei tuoi occhi alla vita felicitanti
là dove nel profondo sta il segreto
16 luglio 2010