I luoghi della memoria -A.L.I.A.S. 2010






A.L.I.A.S. EDITRICE - ottobre 2010 - ISBN 978-0-9803044-3-5
a cura di Giovanna Li Volti Guzzardi
giovanna@alias.org.au
www.alias.org.au 
29 Ridley Avenue - Avondale Heights 3034
Melbourne - Victoria - Australia





Segnalazione di merito al Concorso Internazionale A.L.I.A.S. 2010



Cadono lentamente


i tigli al parco nel mezzo del novembre
colorano di giallo l'aereo in cielo
che plumbeo e qua e là bianco non se ne offende
cadono lentamente le foglie baciate dal vento
seminando i viali e i prati del parco
facendo tappeti che di riverbero illuminano l'intorno
tingono fra i rami in profondità fra il verde scuro dei lecci
figure di fantasia come di bimbi nella colorazione dei fogli
luce che si diffonde facendo buoni i radi spettatori
luce che ti porti via e scolora nelle ore che il giorno consuma
anche i platani nello stesso cielo con le loro foglie
disegnando d'antico i prati di loro competenza
dando riverbero d'altra luce sommessa
in una pace che acquieta
in un tempo che d'incanto nell'infinito s'arresta


in altro loco della memoria
cadono lentamente polveri dal cielo
disseminando e colorando di nero le banchine
con navi carboniere in gioventù visitate
e altro tipo di polveri dal ferro miniaturizzato
con le case del paese a ridosso
di bei caseggiati in villette e condomini di pregio
rosse dal tetto ai muri agli alberi delle strade
velo sulle macchine in sosta
sulle chiome delle donne dal fazzoletto nascoste
ceneri in altre industrie della lunga età lavorativa nella terra ferma
da elevate ciminiere l'azzurro perforanti
come stelle filanti
oggi come allora polveri sottili del traffico cittadino
sull'asfalto invisibile colorazione
luce spenta che ti porti via e negli anni consuma
riverbero sommesso di una calma rassegnata
ombre di rappresentazione figurata
in un tempo che non scolora non si arresta

14 novembre 2009





Nota critica di Valeria Serofilli alla lirica "Cadono lentamente"

Nella lirica "Cadono lentamente" emergono tutta la sensibilità e bravura di Piero Simoni, poeta, narratore e pittore.
Il giallo dei tigli, il verde scuro dei lecci, il nero delle polveri, il rosso dei caseggiati sono gli ingredienti della tavolozza dell'autore, ove anche i platani concorrono a disegnare d'antico i prati.
Ma la tanta luce e colorazione viene oscurata e opacizzata, oggi come allora, da quelle nere polveri sottili di ferro dal cielo e dell'odierno traffico cittadino.
Tuttavia il riscatto è nel distico finale: il tempo, nel suo eterno fluire, mai scolora né si arresta. Amalgama semmai i vari colori, ingredienti del vivere, in un positivo augurio, ricolorando il foglio.
Il testo, a mio avviso, appare infatti scandito in tre fasi temporali, con un'evoluzione rispetto alla situazione iniziale e queste sono:"in un tempo che d'incanto all'infinito s'arresta", "in altro loco", "oggi come allora".
Questo perché, data la complessità del tema, anche la forma non poteva che essere articolata, tuttavia densa di suggestioni che invitano ad una riflessione sull'intera condizione esistenziale, partendo dalla delicata metafora delle foglie di tiglio.
9 febbraio 2009


Valeria Serofilli







LA NAZIONE - 31 ottobre 2010 (Livorno)











IL CENTRO  novembre 2010 (Livorno)