Semi di Amerigo Iannacone


Semi di Amerigo Iannacone dal testo antologico Parole di Poeti - Ed. Eva 2009


Semi

Il gelido vento del Nord
sibila nei vicoli del bordo.
Lungo le vie deserte
frusta le facciate delle case,
schiaffeggia i portali di pietra,
vorrebbe sradicare i radi alberi
mentre scheletrici rami
si tendono al cielo imploranti
a un sole che si cela.
Dalle tegole pendono
ghiaccioli disperati.

Ma sotto le sferzate della bora,
sotto i campi brulli
che sono ora
come camposanti
il seme della vita si ristora.
Fremono i germi.
Dai vermi si salveranno

Per dare al mondo un verde di speranza.


E' una poesia che si distende senza contorcimenti intellettuali, ma come fosse un rivolo d'acqua scorre fluida, limpida dalla sorgente da cui deriva. I temi sono quelli della vita, di chi maturo e disincantato guarda con occhio dolorante all'esperienza terrena. Nell'accelerazione del tempo, di per sé minaccioso, vi è il timore di non riuscire a cogliere il senso dei giorni; la vita forse "delude", ma va comunque vissuta, anche se ci appare "estranea". La presenza fatta di assenza che angoscia l'uomo da sempre, in particolare l'uomo contemporaneo "assordato dai rumori", "accecato dalle luci intermittenti dei neon", assorbito sa "inutili problemi" che "velano l'amore", l'uomo devitalizzato; il motivo di fiducia può venire dalla terra, dalla natura, e dal tempo dell'infanzia, in cui ritrovare "gli odori i colori i sapori", la propria identità originale, ma con lucida analisi si dice: "Nessun ritorno è possibile". (P.S.)
dicembre 2009