Puglia Mail art contest 1986

Puglia  Mail art contest 


mostra itinerante di arte postale
dal 20 al 23 maggio 1986
Comune di Noicattaro  (Ba)









PREMESSA E FINALITÀ CULTURALI

         Le esposizioni di Mail Art (Arte Postale) non sono molte; coerentemente con le finalità ideologiche che la stessa si prefigge le << opere >> (comunicazioni su cartolina o altro) non vengono quasi mai esposte ufficialmente. Ogni artista tende a corrispondere con altri artisti senza uscire da una voluta << marginalità >>. Questo isolamento dai circuiti ufficiali va letto come << rifiuto >> di fare arte secondo i meccanismi commerciali e produttivi che la governano.
        Tuttavia qualche mostra di MAIL ART è stata fatta ed alcune di importanza storica; nel senso che hanno saputo diffondere e fatto conoscere il fenomeno dell'arte postale, generalmente e volutamente ignorato, nonostante il colpevole silenzio della critica. Questo atteggiamento di << rifiuto >>, però, nei confronti delle esposizioni di Mail Art  trova decisamente discorde questo Centro di Documentazione Arti Visive che vede nei momenti espositivi le uniche condizioni ideali per favorire, senza  alcuna contraddizione coi principi ideologici ispiratori del movimento, la sua conoscenza e diffusione.
Per evitare di essere relegata in << spazi minimali >> che, altrimenti, la soffocherebbero, MAIL ART deve uscire allo scoperto, aprire a fruizioni molto più ampie ed eterogenee, senza limitazioni geografiche, politiche, poetiche od altro, com'è nel suo più profondo spirito, e soprattutto, senza attribuirsi ruoli inalienabili oltre i quali i valori dell'Arte e della cultura, nella loro accezione più ampia, scompaiono nel vuoto.
        Su tali premesse agisce il progetto di animazione di questo PUGLIA MAIL ART CONTEST a carattere itinerante. Esempio << unico >> nella storia Mail Art, tale iniziativa, al di là del concetto rivoluzionario insito nella stessa, mira a sollecitare una più profonda conoscenza del fenomeno onde pervenire, con le dovute sensibilizzazioni che la critica non dovrebbe << lesinare >>, ad una organica e produttiva utilizzazione dei linguaggi e delle comunicazioni che lo stesso determina in direzione soprattutto delle problematiche più ribollenti della società contemporanea.
C.D.A.V.S. Vito dei Normanni (Br)







COS'È MAIL ART...

        E' un fenomeno particolare ed interessante dell'Arte che non ha ancora trovato una sua completa spiegazione. Di sicuro si conosce che storicamente ha origine dal movimento FLUXUS, nato negli USA nel 1958 come rivisitazione dadaista, ma solo nel 1962, con l'americano Ray JOHNSON, fondatore di una ipotetica ed ironica New correspondance   School, si ha una prima puntualizzazione storica e critica del movimento. Il movimento si arricchisce in seguito del contributo di artisti già noti che provengono da svariate esperienze poetiche. La diffusione di Mail Art è inizialmente lenta e faticosa. La sua voluta posizione di << Marginalità >> rispetto al grande meccanismo dell'arte con artisti, critici, galleristi, mercato e fruitore, non risulta gradito in un periodo in cui il  mercato  mondiale gode di un favorevole momento. Ma il fenomeno, sia pure lentamente, si dilata e gli artisti cominciano ad usarlo per comunicazioni artistiche di carattere interpersonale. Si allargano così le tematiche e l'uso dei  materiali che vanno, senza soluzione di continuità, dalla cartolina postale a quella disegnata o dipinta appositamente in unici esemplari, alle lettere d'artista, ai francobolli, ai timbri, alle buste, alle fotocopie, alle fotografie, alle scritte, ai ciclostilati, ai collages e all'uso di tutta una serie di materiali << poveri >> che, editi in stampa xerox, hanno aperto anche una serie di possibilità di editoria minimale ed alternativa.
        Non esistono situazioni di conflittualità fra MAIL ART e arte cosiddetta ufficiale. Al contrario, tra l'una e l'altra vi sono oggi condizioni molto marcate di collaborazione culturale. Mai Art, già caratterizzata da un traffico molto convulso, a livello di idee e di scambi di esperienze, all'interno di culture e condizioni di vita estremamente diverse tra loro, ha saputo sconfiggere alcuni aspetti della competitività esistente fra gli artisti creando fra gli stessi i presupposti per una vera e propria cooperazione e solidarietà al servizio di una cultura realmente comunitaria.
Franco Legrottaglie