1970
Mostra a Livorno dal 7 al 20 novembre 1970, "Boutique del Quadro"
Dalla presentazione di Giorgio Fontanelli
In tutti questi momenti ( ) c'è tuttavia una costante: ed è la solitudine in cui ogni elemento è spesso immerso. Solitudine che va dall'assenza insistita o dalla precarietà della figura umana nel paesaggio alla ossessiva pesantezza dei cieli sulle cose ("Stazione" , "Silenzio"), alla fissità indecifrabile e spietata di certe atmosfere ("Una barca", "Un autobus": le cose dove forse il Simoni raggiunge risultati più validi e stabili).
Barche ferme che nessuno ha ormeggiato, ombrelloni dimenticati da una umanità fuggita per sempre, rare figure riarse da un sole senza gioia sopra una città immobile ed impotente: questa la testimonianza che il Simoni ci porta del nostro tempo malato scoperto e sofferto come solo i giovanissimi per loro virtù e per loro condanna, possono ancora fare.
Barche ferme che nessuno ha ormeggiato, ombrelloni dimenticati da una umanità fuggita per sempre, rare figure riarse da un sole senza gioia sopra una città immobile ed impotente: questa la testimonianza che il Simoni ci porta del nostro tempo malato scoperto e sofferto come solo i giovanissimi per loro virtù e per loro condanna, possono ancora fare.
Giorgio Fontanelli