Anomia 2005



Anomia (2005) di Piero Simoni
novembre 2008 - ISBN 978-88-95880-12-9

www.editrice-leonida.com

 leonidaedizioni@libero.it
Leonida Edizioni - Via S. Nicola Strozzi, 47 - 89135 Reggio Calabria




Prefazione del libro ANOMIA (2005), del critico Domenica Moscato, edito dalla Casa editrice "Leonida":    

        
Piero Simoni è un poeta della vita, della quotidianità egli raccoglie le situazioni, i momenti di tutti i giorni e ce li restituisce purificati dal superfluo, ridotti all'essenziale, presentati nella loro scarna verità.                                                                                                                                              Ma quest'autore è anche un poeta delle emozioni, del senso del tempo, della memoria: la sua poesia è il canto di un'anima eletta che si serve di parole e versi limpidi per esprimere il proprio mondo interiore. Il tempo soprattutto viene più volte evocato come il luogo dei ricordi della fanciullezza, degli amici, della figura materna e degli affetti contemporanei. Spazio in cui tutto questo finisce inevitabilmente per perdersi, assistiamo allora alla formazione di un tempo interiorizzato, piccolo cassetto del cuore in cui tutto resta eterno ed immutabile, per sempre compagno di vita.                                                                              Le liriche di quest'opera nascono dalla fusione della particolare capacità dell'autore di "sentire" il mondo con gli occhi del cuore e dalla sua innata capacità di trasporre tutto ciò in versi che sembrano sgorgare senza alcun affanno ma che con magistrale chiarezza raggiungono immediatamente il lettore rendendolo partecipe del componimento stesso, e non più semplice spettatore.

Nella silloge sono presenti i più svariati temi, da quelli poco sopra descritti alla ricerca di consolazione in un paesaggio intensamente liricizzato nel quale il poeta proietta  i moti del suo animo. Tra i luoghi naturali privilegiati il mare diventa lo spazio  in cui riversare le proprie emozioni: la solitudine, l'amore, la beatitudine, la ricchezze la bellezza.                                                                                                                                                                       Il  fulcro di tutta l'opera può farsi coincidere con il sentimento del contrasto tra il modo di vivere la propria individualità e i modelli di omologazione collettiva proposti dalla società di massa. Piero Simoni proviene da una vita lavorativa nel mondo dell'industria, conosce bene dunque quei processi di spersonalizzazione che la moderna civiltà postindustriale trascina dietro di sé, una società che schiaccia la sofferenza individuale e il bisogno d'amore di ogni uomo, un bisogno che mal concepito e mal vissuto si traduce poi nella grande percentuale di divorzi dei nostri giorni, nella solitudine che spesso diventa la sola compagna di vita degli anziani. 
Connaturale a questa è un'altra dicotomia, quella campagna-città. In Simoni la terra è madre, essa è rappresentata dal paese, luogo dello spazio che simboleggia il legame indissolubile tra l'uomo e le sue radici primitive; la campagna è il luogo mitico di un benessere guadagnato con il sudore della propria fronte, vivendo sempre a contatto con quegli elementi naturali che sono parte di noi stessi           

la terra madre
con il suo calore
e le sue stagioni

mescolati agli alberi
come suoi figli
non si è mai soli

La città è invece vissuta sempre più come luogo di perdizione, del rischio, della confusione. L'idea di una discontinuità dei comportamenti umani rispetto al territorio è  molto forte: la bontà si ritrova tornando alle origini, al paese e non un paese in senso lato, ma la Val d'Orcia, terra alla quale il poeta è legato da profondo affetto

da adulto ho scoperto il paese
l'ho fatto mio
ed anch'io oggi
mi porto
nelle vie chiassose della città
il segreto di un'aria

L'eleganza di questi versi e il sapiente uso della lingua per descrivere immagini profondamente interiorizzate donano alle liriche di Simoni una particolare grazia che raggiunge i nostri sensi e il nostro cuore, facendoci ancora credere che in un mondo sempre più dominato dalla velocità  e dalla superficialità e spesso segnato dall'orrore della violenza e dell'odio la poesia non ha ancora perso la sua capacità di costituire un punto di riferimento spirituale e ideale per l'uomo.
                                                                                   Enica Moscato

IL CENTRO - marzo 2009 (Livorno)


Recensione di Maurizio Piccirillo al libro di poesie ANOMIA (2005), pubblicato dalla Leonida nel 2008,apparsa sul periodico Il Centro di Livorno, n° 87, marzo 2009:


Tra i numerosi libri che giungono in redazione uno mi ha colpito in modo particolare. Si tratta di un agile volumetto di poesie dal titolo "ANOMIA" edito dalla Leonida Edizioni dell'autore toscano Piero Simoni. La prima cosa che si nota è senz'altro la versione grafica scelta dal poeta. L'assenza di punteggiatura, di titoli e delle maiuscole. Per quanto poi riguarda la composizione dei versi sono in forma libera e di estrema brevità. Tutto questo è interessante, affascinante e non stanca certo la lettura. La tematica affrontata è la quotidianità dell'uomo comune che vive ed osserva la sua esistenza in mezzo alla gente e alle loro difficoltà. Dai versi si evince anche lo stretto legame con il proprio territorio che si snoda tra Livorno, sua città natale, la val d'Orcia ed infine la bellissima e storica Pienza, suo paese adottivo. Altro aspetto che caratterizza l'opera è senza dubbio la sintesi delle immagini che il lettore può trarre e l'essenzialità che l'autore smista sapientemente tra i versi. Senza dubbio un libro gradevole che appassiona per la sua vicinanza alle persone e alle cose semplici che ci stanno intorno e ci accompagnano durante le nostre giornate.
mi volto
per un ultimo sguardo al mare
alla bella terrazza Mascagni
nel giorno assolato di gennaio
un brulichio di punti neri
come formiche
sono uomini

                                                             

Recensione della dott.ssa Celeste Napolitano al libro di poesie ANOMIA (2005), edito 
dalla Leonida Edizioni:


  Anomia (di Piero Simoni)
Anomia è un piacevole incontro a metà strada... l'incontro tra il tempo che fu, dolcemente ricomparso nel silenzio malinconico di un profumo d'autunno, e il tempo dell'adesso, dello sguardo retrospettivo, dell'intera storia della vita di un uomo cristallizzatasi in un attimo di profonda poesia. Anomia è lo sguardo raffinato che il presente getta sulla memoria, registrando le emozioni del bambino di allora e le osservazioni mature dell'adulto di oggi, mescolate insieme, senza gerarchie di sorta, in un vortice di instancabile ricerca della sfumatura che funga da filtro.
Anomia è "... una finestra e un segreto sentire",finestra gentile, generosa nello spettacolo che offre a noi lettori affascinati, occhio silenzioso, sempre misurato, che ci accompagna con passo felpato e cadenzato tra le pieghe dell'intima esistenza del poeta, passeggiando per i suoi luoghi dell'anima come se fossero i nostri: 
 

appena maggiorenne
ho badato molto ai vestiti
all'intonazione dei colori
alla moda del momento
con i capelli sempre lavorati
quasi consumati
e mai pienamente accettati

con l'età avanzata
ho badato meno agli abiti
accettandomi con i pochi capelli bianchi
e davanti allo specchio
finalmente
ho cominciato a guardarmi dentro


L'uso sapiente di un linguaggio immediato eppure efficace riesce a donare al lettore la capacità dell'immedesimazione, di rivivere quelle stesse atmosfere, ricche di caldi odori di vita trascorsa: di pioggia e campagna bagnata, di tamerici e di acacia, di foglie calpestate e di tramonti, di sorrisi e di festa.
Tutt'intorno, la gemmea aria ci appare familiare e i luoghi del poeta pare ci appartengano da sempre: le strade di Pienza e i campi della Val d'Orcia, le campagne abbondanti di frutti e di profumi, il mare inquieto o foriero di pace e silenzio.
La scrittura, scevra dalle costrizioni talvolta austere volute dall'uso della punteggiatura, e spesso deliziosamente dicotomica dal punto di vista concettuale, ci apre un universo parallelo nel quale si scorge il poeta muoversi nel mondo con un garbo deciso:


finché vecchio sono stato libero
tentennante nei movimenti
incapace di correre
e sentirmi felice del vento nel viso
del sole accecante negli occhi
come facevo da bimbo


Anomia è un accattivante sistema per equilibrare gli opposti,per creare armonia laddove ne occorra, per scompaginare gli anfratti del cuore che tentano di sfuggire al fluido divenire delle emozioni, per ricordarci che il primo atomo della nostra società è inevitabilmente costituito dalla nostra preziosissima individualità:


noi che passiamo
senza avvedercene
soltanto dentro la nostra presenza


Un microcosmo emozionale. L'avvincente storia poetica di un altrove. Il gioco di una memoria che fa lo sgambetto al presente...tutto questo, e molto altro ancora, è Anomia...


                                                                                                Celeste Napolitano








IL TIRRENO (Pisa) 29 maggio 2009



LA NAZIONE    29 maggio 2009 (Pisa)



Piero Simoni (2009)
 
 Nota di lettura di Valeria Serofilli alla poetica di Piero Simoni, con particolare riferimento al volume Anomia 2005 (Leonida Edizioni, Reggio Calabria 2008).
La produzione letteraria di Piero Simoni, che copre un arco di circa quarantanni,si caratterizza per  la coerenza di alcune tematiche che ricorrono con particolare assiduità, costituendo un autentico fil rouge.Già nella silloge  I  sassi  che  raccolgo, 3° premio Città di Bolzano 1976, emerge le presenza del mare, tema che si ricollega anche alla biografia dell'autore, per molti anni lavoratore marittimo.         Il mare, per Simoni, non è solo fonte di ispirazione ma anche luogo sacro da difendere il più possibile dalle aggressioni esterne, l'ultimo baluardo naturale che conserva delle parti ancora incontaminate, come emerge da un articolo scritto per la Nazione di Livorno nel 27 marzo di quest'anno.               Scrive Simoni
<< l'estate di mare / col sapore dei cocomeri / con il sole grande / e rosso al tramonto...>> ( da Anomia  95 - 98, p. 33). E ancora << ogni giorno vengo ai nostri appuntamenti /  per ascoltare la tua voce azzurra / o mare di Livorno >> ( da I sassi che raccolgo, p. 13 ).
Altra tematica ricorrente è quella della cara Livorno, città natale dell'autore, che diventa allo stesso tempo  luogo concreto e simbolico e che Simoni preferisce d'inverno << quando la gente non affolla le tue strade / quando gli alberi sono vestiti di festa / quando le macchine di più sostano >> ( da I sassiche raccolgo, p. 33 ).
Coerentemente con questa tematica l'autore ha trovato un'altra patria elettiva quale la tranquilla Val d'Orcia e in particolare la bellissima e storica Pienza, città ideale,costruita con criteri architettonici di pace e di armonia.
Altro tema caro all'autore e molto presente anche nel volume oggi presentato è quello  degli anziani, metafora del tempo che passa, depositari della saggezza, e del quotidiano lavoro dell'uomo comune come attaccamento all'esistenza, nonostante la fragilità del tempo:
<< La saggezza degli anziani / che hanno il tempo per pensare / ed hanno esperienza>>; << I vecchi al paese / a scrutar dalla finestra >>(p. 116 dell'antologia degli Autori vari pubblicata da Aletti nel 2008); << I vecchi tetti a tegole / assemblati nelle case di paese / sulla collina>>, o quelli << dall'ospizio più povero >>, oppure << i vecchi del paese modellati secondo le usanze che si portano via le storie...>> (da Anomia 2005).

Dal punto di vista strettamente formale il testo è caratterizzato dall'assenza della titolazione così come della punteggiatura e dell'enjambement.
Il senso del verso è infatti concluso ogni volta in sé.
Come ideale contraltare oltre al mare è presente anche la terra, così ferma nell'inverno da rimandare alla meditazione interiore ( Anomia 2005) o nella metafora di un sasso che l'autore raccoglie per vestirlo di colore ( da I sassi che raccolgo, p.35 ) o della pietra in cui immedesimarsi per sopravvivere alla corrosione del tempo: << Vorrei essere anche il peggior uomo / vorrei essere un cane o una pietra / comunque / vorrei essere qualcosa >> ( da I sassi (...) cit.,p.55 ).
Si legge a p. 49 di Anomia 2005: << I sassi levigati dal mare così sinuosi e odorosi (...) le pietre dei muratori ad una ad una fermate con il cemento >>.
Per concludere la poesia di Piero Simoni, tramite un verso semplice e spesso coinciso ed icastico, veicola pensieri e valori profondi, radicati nella terra, come il titolo di una delle sue sillogi più efficaci Isassi che raccolgo, che si distingue anche per il titolo, l'unico che non si inserisce nel solco della lunga successione di volumi contraddistinti dalla stessa titolazione quale Anomia. I volumi non potevano infatti avere dei titoli separati dovendo costituire un'unica narrazione dettata dalla voce interiore di Simoni.
E' questo anche il titolo del libro oggi specificatamente trattato, edito da Leonida Edizioni di Reggio Calabria, che si pone ad ulteriore conferma del percorso artistico, letterario ed umano dell'autore.
Valeria Serofilli